18 febbraio 2015

-1200m al Grand Canyon

E' molto raro fare un giro in montagna partendo dal punto più alto, scendere e poi risalire, ma per noi, abituati a farlo sempre in grotta, non ha fatto molta differenza.


Ohh Ahh Point

Lo scenario è grandioso: dalla sponda nord a quella sud ci sono minimo 8 chilometri di distanza ed il fiume Colorado scorre 1700m più in basso rispetto alla sponda sud, quella dove ci troviamo noi, che si attesta sui 2195m slm. Nella zona del visitor center l'acqua non è visibile perchè scorre incassata tra le sinuose pareti del canyon. L'unico modo per vedere il fiume è scendere fino ad uno dei belvederi dei livelli inferiori. Tra i due sentieri che scendono noi abbiamo scelto il South Kaibab Trail, molto meno affollato del gettonatissimo Bright Angel Trail e molto più panoramico con i suoi costanti spazi aperti.
Il sentiero è una mulattiera ben tenuta ed abbastanza larga, ma con un unico difetto: gli scalini! Forse per agevolare il passaggio dei muli (che portano giù e sù i turisti) ci sono un'infinità di scalini che rompono il passo ed il fiato sia in discesa che in salita.
Al punto di partenza si arriva solamente con il bus del parco. Man mano che scendiamo, a -200m (Ooh Aah Point) ci lasciamo alle spalle dapprima i "turisti della domenica", con le loro infradito o scarpette da città. Poi a -400m (Cedar Ridge) è il turno degli "atletici", senza zaino, acqua in mano e con scarpe da ginnastica.  Infine a -700m (Skeleton Point) molliamo gli escursionisti attrezzati, ma non allenati. Qui si vede un breve tratto del fiume ed è qui che il parco consiglia di fermarsi per una gita di un giorno.

 Poco oltre Cedar Ridge
Incrocio con i muli in risalita dal fondo

Noi proseguiamo ancora; il bivacco di -1000m non ha la vista sul fiume come ci aspettavamo e quindi proseguiamo la discesa fino ad uno stupendo belvedere a -1200m. Si vedono i ponti pedonali che conducono dall'altra sponda dove si trova il lodge in cui è possibile pernottare.



La voglia e le forze di scendere fino all'acqua ci sono, ma dovevamo partire prima ed avere almeno un altro litro d'acqua in più. Si, acqua da bere, perchè laggiù ci ritroviamo con 24°C e vestiti con berretti di lana, pantaloni e scarpe da neve! Non era prevista tutta questa calura; le guide davano addirittura possibili tratti ghiacciati e noi avevamo pure dietro i ramponcini.
Camminare qui d'estate deve essere un inferno ed infatti ovunque si trovano cartelli di avvertimento contro i colpi di calore ed il disidratamento. Sconsigliano altamente di fare discesa al fiume e risalita nello stesso giorno (1700m di dislivello) proprio per le condizioni climatiche ed anche perchè la gente non è abituata (come noi speleo) a fare la fatica al ritorno.
Prima di risalire, al bivacco troviamo una coppia locale che ci dice che era possibile fare un giro ad anello risalendo per il Bright Angel Trail dato che i due sentieri sono collegati dal Tonto Trail. Peccato: saperlo prima. Le indicazioni sui trekking fornite dal parco sono molto limitate, forse per non far andare troppo in giro la gente sprovveduta. La lettura di una guida specifica sarebbe stata più opportuna. I tempi di percorrenza forniti dal parco sono esageratamente lunghi; secondo loro, con le nostre 6 ore e mezza ci saremmo dovuti fermare a -700!
Super! Come giustamente detto da uno dei presidenti USA: "ogni americano (e non, aggiungo io) dovrebbe vedere almeno una volta nella vita il Grand Canyon".


Clicca qui per vedere tutte le foto fatte

Questo il tracciato del giro: http://my.viewranger.com/track/details/MTQzOTE3MQ==

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