2 aprile 2016

Baska: Vela e Mala Luka

Scenari da isole anglosassoni, ma con roccia calcarea al posto dell'erba, e divertente parentesi di canyoning asciutto.

Partenza: Baska, Isola di Krk 0m
Punto più alto: 251m
Dislivello complessivo: 890m
Distanza: 16,6 Km
Tempo totale: circa 7,5h
Difficoltà: EE

Si può ridurre la lunghezza del percorso partendo dalla fine del paese, zona del molo.

Il percorso costiero passa dalla spiaggia del campeggio per nudisti Banculuka fino alla spiaggia Uvala Vela Vrzenica da cui si risale il canyon omonimo
Dettaglio del percorso tra le due baie con salita ai ruderi della romana Corinthia

Giornata grigia oggi: le foto non renderanno giustizia ai paesaggi che ci troveremo davanti.
Siamo partiti dal centro di Baska percorrendo tutta la deserta via pedonale principale con la suggestione di trovarci in una calle di Venezia. Si costeggia il mare dalla zona del porticciolo per poi uscire dal paese e passare di fronte a splendide case (alcune con appartamenti) in quella che secondo noi è la zona più bella del paese.
Arrivati a Rt Kricin si scende verso la spiaggia del campeggio per naturisti Bunculuka, dove fortunatamente non c'erano culi flacidi e tette cadenti in bella vista. Probabilmente, con il campeggio aperto, da qui forse non è possibile passare e bisogna aggirarlo dall'ingresso alto.
Da qui finisce il sentiero verde ed inizia quello rosso. Passati alla base di un'alta parete, si trova una baia con una costruzione che dovrebbe essere un caratteristico bar-ristoro abbarbicato sugli scogli. Inizia ora la sequenza di splendide spiagge di ciotoli che caratterizzano questo tratto di costa, intervallate da tratti di sentiero su rocce a picco sul mare o all'interno di macchia mediterranea.



Arrivati alla Uvala Vela Vrzenica, la spiaggia più grande, termina il sentiero rosso e parte quello giallo che risale tutta la valle omonima, inizialmente molto largo, ma poi si restringe sempre di più fino a diventare uno splendido canyon modellato da antiche ed abbondanti acque. Forse in occasione di grandi precipitazioni torna a riattivarsi, dato che abbiamo trovato qualche pozza con ancora acqua residua.
Il canyon è più facilmente percorribile partendo dal mare, dato che presenta numerosi tratti dove bisogna fare brevi, ma semplici, arrampicate su rocce solide e ben gradinate. La parte centrale si presenta meandreggiante, rendendo avvincente l'avanzamento al suo interno.


Dopo un'oretta si arriva ad intersecare il sentiero rosso che seguiamo verso destra salendo di quota tra numerosi muretti a secco fino al punto più alto del percorso erroneamente indicato come quota 310m contro i circa 250m del GPS.
Lo scenario è irreale; iniziamo la discesa in un deserto roccioso piatto, senza vegetazione e neanche più muretti a secco, con la vista che apre sempre di più fino a svelare completamente la meravigliosa baia di Vela Luka e la più piccola e lontana Mala Luka. Alle loro spalle l'alta costa della terraferma con la catena del Velebit che presenta ancora qualche chiazza di neve.


Con due ampie curve il sentiero scende fino allo spiaggione Vela Luka di cui possiamo intuire il casino dei mesi estivi, dato che ci arrivano frotte di bagnanti accompagnati da un servizio taxi-boat da Basca.
Pausa pranzo e poi via verso la baia minore Mala Luka. Superato il passo, restiamo a bocca aperta dallo scenario che ci si para davanti: numerosi alti cumuli di sassi sono stati accatastati pazientemente per far posto a pochi metri quadri di verdissimo prato che contrasta fortemente con il chiarore della roccia calcarea tutt'intorno. Sicuramente è stato un lavoro dei monaci che vivevano qui e di cui restano i ruderi della chiesetta di Sv Nikola.


Costeggiamo la baia fino ad un paio di casette isolate dove d'estate lavorano come bar e ristorantino. tutt'attorno non si possono non notare numerosi ruderi di antiche costruzioni. In passato doveva essere parecchio abitata questa zona. Anche i ruderi della romana Corinthia, che si raggiungono dal passo salendo circa 100m di dislivello, testimoniano un'intensa frequentazione. Corinthia è una sorta di fortificazione che occupa tutta la cima di una collinetta che domina la Mala Luka e di cui ora non resta quasi nulla tranne qualche muro di sassi tenuti assieme da malte dell'epoca. Fu abbandonata nel quarto secolo d.C.


Ritorniamo sui nostri passi: da Mala Luka risaliamo in mezzora fino al punto più alto e poi giù di nuovo fino al bivvio con il canyon. Questa volta risaliamo dall'alto lato camminando lungo un sentiero che corre continuamente tra muretti a secco che delimitano poveri appezzamenti sassosi con pochissima terra ricavata spostando tonnellate di pietre.
L'ultimo tratto di discesa si fa più ripido in prossimità del campeggio di Bunculuka. Una volta raggiunto, una lunga scalinata scende al bordo della spiaggia e si ricollega al sentiero fatto all'andata (probabile unica via d'accesso quando il campeggio è aperto). Noi proseguiamo dall'altra parte costeggiando tutto il perimetro del campeggio fino al suo ingresso. Da qui, su strada asfaltata si ritorna a Baska.
Stupendo, ma lungo ed impegnativo, anche per i numerosi sali e scendi che portano ad un dislivello non indifferente. Per escursionisti allenati. Assolutamente da evitare quando fa più caldo.

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