Il bus di linea, che doveva passare alle 10:15, lo prendiamo alle 12 perchè c'era talmente tanta gente che hanno dovuto aggiungere altre due corriere!
La strada sterrata, vietata alle macchine con due ruote motrici, vale da sola il viaggio: passa attraverso una incredibile varietà di paesaggi vulcanici che, se fossi stato in macchina da solo, mi sarei fermato ogni 10 min per fare foto! I tanto temuti guadi li abbiamo trovati solo in prossimità del rifugio, ma se ci è passato un 2CV ...! ci passano tutti.
Il pomeriggio lo utilizziamo per fare il sentiero più rappresentativo, quello della "montagna nera" che si erge al centro di panorami mozzafiato con colori che sembrano dipinti a mano.
Il secondo giorno il tempo era nuvoloso, ma ci siamo avviati lo stesso lungo il sentiero 6 che, visto con il sole, sarebbe stato galattico.
Ripreso il bus, e giunti alla macchina, era in programma di trovare da dormire a Skogar, ma abbiamo fatto una fatica boia a trovare posti liberi: un letto disponibile solo dopo 2 ore di tentativi!
Decidiamo quindi di cercare e prenotare gli alloggi per i prossimi 2gg in modo da stare tranquilli. Credo che avremo spesso questo problema lungo la strada principale ....
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