9 novembre 2014

Persi tra i boschi del Faedo

Abbiamo sempre frequentato questi posti attraversandoli frettolosamente per entrare in grotta (Pisatela soprattutto). Raramente ce li siamo goduti con calma e questa volta abbiamo voluto colmare questa lacuna.
I boschi d'alta quota sono ormai già tutti spogli e per vedere i bei colori autunnali bisognava necessariamente restare a quote basse, come i 5-700m dei boschi del Faedo-Casaròn, l'altopiano situato nel comune di Monte di Malo (VI).

Purtroppo ci troviamo in una pausa di stop alle piogge di una lunga perturbazione che sta interessando il nord Italia e quindi il tempo non è dei migliori ed il sole totalmente assente. Anzi, saliti oltre quota 600, siamo stati sempre e costantemente avvolti dalle nebbie delle nuvole basse, cosa che che donato un certo fascino al bosco.


 Aspetto negativo di questa zona: totale assenza di segnavia ed indicazioni per gli escursionisti! E' una zona densamente frequentata dai cacciatori e questi non amano avere intrusi che li disturbano durante il loro deplorevole passatempo. Ci sono due vie principali che corrono parallele tra le contrade Faedo e Cima: quella bassa, lungo la strada sterrata della Val delle Lore e quella alta su sentiero che corre lungo la cresta che si affaccia sulla Valle dell'Agno. "Cresta" per modo di dire, dato che tutto è molto rotondeggiante e poco definito. In mezzo ci sono parecchi sentieri e carrarecce in cui perdersi molto facilmente. E così è successo a noi. Da Faedo abbiamo percorso la Val delle Lore fino all'ingresso basso della Pisatela e poi abbiamo preso la carrareccia, che poi diventa sentiero, per arrivare in cresta. Una volta in cima, complice la nebbia, non abbiamo realizzato di essere già lì e non abbiamo visto un punto di riferimento; insomma, abbiamo preso la via per tornare indietro! Ce ne siamo accorti solo guardando la traccia del GPS e riconoscendo alcuni slarghi nel bosco visti durante un giro precedente di Alberto.
Dopo il dietro-front ed aver capito dov'eravamo, ci dirigiamo finalmente verso la nostra meta: l'ingresso alto della Pisatela. Nel frattempo incontriamo il nostro amico Armando, "vecchio" speleologo di Malo, come al solito in giro in cerca di buchi nuovi. Ci dice che possiamo pure scendere in Val delle Lore appena oltre il buso delle Parpanoie.

Dopo la merenda in baita, andiamo alla Pisatela alta per verificare il metodo d'apertura della porta che sbarra l'accesso al P50 del Pater Noster, in modo da sapere come fare nel caso decidessimo di fare la traversata.
Imbocchiamo la discesa per la via indicata da Armando ed il presentimento, avuto quando ce l'aveva indicata, diventa realtà: non dovevamo abbandonare la via vecchia per quella nuova! Infatti arrivamo in Val delle Lore ben più a valle dell'ingresso basso della Pisatela, quasi al Soglio, e ci costringe a risalire la sterrata per un bel po' di dislivello.
Arriviamo alla chiesa di Faedo che ormai è già buio, fradici di nebbia, che nel frattempo si è infittita.
Finalmente possiamo procedere allo scopo principale della giornata: andare al bar Rana e concludere la giornata con una bella birra ed un'ottima bruschetta!

Sandro, Simona, Chiara, Alberto

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