8 giugno 2014

Monte Pasubio

Avendo già fatto le salite classiche dal Passo Pian delle Fugazze e da Colle Xomo, questa volta abbiamo optato per la via da nord-est e precisamente partendo da Passo Borcola.



Persi 150m di dislivello fino a Malga Gulva,si sale ripidamente (segn.148) verso Passo Lucco dove s'intercetta la rotabile che sale a Malga Bisorte (segn.144). Si può stare più tranquillamente in strada oppure continuare a seguire il sentiero ripido. Optato per la prima opzione, si entra in zona completamente ricoperta da larici in pieno sviluppo e quindi di un bel verde intenso.
Deciso di non fare la Cima del Col Santo, prendiamo il segnavia 133 in direzione del Rifugio Lancia.
Già da quota 1700 incontriamo i primi consistenti nevai che, sempre di più, ci renderanno faticosa la progressione.



Il pianoro di Alpe Pozze, quota 1900, è completamente ricoperto da neve e nessuna traccia va in direzione del nostro percorso: dobbiamo farla noi e mettere i ramponcini nel ripido tratto finale.
Raggiunta la Sella Est dei Campiluzzi, a quota 2002, lo spettacolo sulle zone sommitali del Pasubio è favoloso, ma quanta neve ancora! E' impensabile raggiungere il Dente Austriaco, quindi ci godiamo il panorama mentre facciamo una meritata pausa pranzo dopo 3,5 ore di salita.


Ci attende ora una breve discesa (segn.120 e poi 121) fino a Malga Buse Bisorte (ruderi) e poi un lungo traverso fino a quel che resta della Malga Costa. Questo tratto (segn. 147) ci ha impegnato non poco a causa dei continui traversi delle lingue di neve e del caldo soffocante che ci ha accompagnato per tutto il giorno. Fortunatamente la neve è marcia e consente di scavare gradini sicuri senza dover continuamente mettere/togliere i ramponcini. Meno male che avevamo una vecchia traccia di qualcuno che ci ha preceduto con il cane: i segnavia sugli alberi erano rarissimi e la via non sempe evidente.



Ulteriori 200m di dislivello in risalita sono una mazzata e ci ritroviamo completamente disidratati (dovendo centellinare l'acqua ancora a nostra disposizione).
Iniziamo la discesa su Passo Borcola divertendoci non poco a scivolare sulla neve e miracolosamente troviamo una sorgente dove ci sentiamo rinati dopo un'abbondante reidratazione.
Arrivo al passo dopo 7 ore totali di un giro abbastanza impegnativo, con circa 1200m di dislivello complessivo, ma appagante.
Tutte le foto fatte qui.

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